Se siamo veri testimoni saremo diversi.
“Or Mosè, quando scese dal monte Sinai [……….] non sapeva che la pelle del suo volto era divenuta raggiante, perché era stato a parlare con l’Eterno. 30 Così, quando Aaronne e tutti i figli d’Israele videro Mosè, ecco che la pelle del suo volto era raggiante ed essi avevano paura di avvicinarsi a lui. (Esodo 34: 29,30)
La presenza del Signore aveva cambiato l’aspetto di Mosè, il suo viso raggiante testimoniava che era stato alla presenza di Dio.
Una vita risplendente è la vera testimonianza perché indica che siamo stati realmente alla presenza del Signore, indica che il cambiamento è reale.
Una trasformazione reale e visibile testimonia della potenza di Dio e della Sua realtà più di quanto ci aspettiamo, gli altri vedono e credono.
Se siamo veri testimoni saremo riconoscibili.
“Ora, mentre essi (Pietro e Giovanni) parlavano al popolo, i sacerdoti, il comandante del tempio e i sadducei piombarono su di loro, 2 indignati perché ammaestravano il popolo e annunziavano in Gesù la risurrezione dai morti. […..] 13 Or essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni e avendo capito che erano uomini illetterati e senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesù”. (Atti 4:1).
Pietro e Giovanni furono riconosciuti dagli oppositori come seguaci di Cristo, non fu necessario che testimoniassero di loro stessi, ma la fu la loro sapienza a testimoniare di loro.
Se siamo veri testimoni saremo come uno specchio.
Lo specchio testimonia sempre la verità perché riflette esattamente ciò che vede. Gli altri devono poter vedere Cristo in noi, dobbiamo rifletterLo così come farebbe uno specchio, chi guarda noi deve vedere Colui che abita in noi: le Sue virtù, la Sua bontà, longanimità, la Sua misericordia, il Suo amore. Questa è vera testimonianza, non più noi, ma Cristo in noi.
Se siamo veri testimoni saremo portatori di luce.
Gesù ha detto di noi: “14 Voi siete la luce del mondo, una città sul monte che risplende nella notte, affinché tutti la vedano. 15 Come non si nasconde una lampada accesa, così non nascondete la vostra luce! Lasciate che risplenda per tutti, affinché tutti vedano le vostre buone opere e possano lodare vostro Padre che è nei cieli.” (Mt 5:14-15)
La funzione della luce è quello di illuminare i luoghi tenebrosi e, poiché noi siamo la luce, il nostro compito è illuminare questo mondo di tenebre, siamo quella luce che non deve essere mai nascosta “E nessuno, accesa una lampada, la copre con un vaso o la mette sotto il letto, ma la mette sul candeliere, affinché coloro che entrano vedano la luce”.( Luca 8:16)
Se siamo veri testimoni testimonieremo dovunque.
“Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra”. (Atti1:8)
Testimoni prima in Gerusalemme, significa testimoni prima di tutto nella propria casa, tra le mura domestiche, perché la casa è il luogo dove siamo veri, dove siamo autentici, dove non vestiamo abiti di apparenza, dove le maschere cadono e ci riveliamo per quello che in realtà siamo. Non saremo credibili se siamo testimoni di Cristo in mezzo agli altri senza esserlo prima di tutto nella nostra propria casa.
Testimoniare significa raccontare ciò che abbiamo visto e udito, l’apostolo Paolo quando venne interrogato in merito al cambiamento della sua vita e della sua fede rispose: “1 Fratelli e padri, ascoltate quello che sto per dirvi in mia difesa». […..]prima di entrare a Damasco, ecco che improvvisamente una gran luce venne dal cielo.7 Caddi a terra, e sentii una voce che mi diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” Io chiesi: “Chi sei, Signore?” “Sono Gesù di Nazareth, quello che stai perseguitando”, rispose la voce. 9 Gli uomini che erano con me avevano visto la luce, ma non sentirono la voce che mi parlava. 10 “Che devo fare, Signore?” domandai allora. E il Signore mi disse “Alzati e va’ a Damasco, là ti sarà detto tutto quello che voglio da te”. (Atti 22:1,7-10)
Paolo aveva visto e udito e poteva essere un testimone, anche se non era un discepolo della prima ora.
E’ necessario comunque che la testimonianza sia sempre convalidata. Nel vecchio testamento la testimonianza di un solo testimone non era considerata, erano necessari almeno due testimoni affinché la testimonianza fosse ritenuta valida e attendibile.
Oltre a ciò la vera testimonianza ha bisogno di un altro elemento: l’unità
Quando Gesù fu portato nel sinedrio per essere giudicato furono ascoltati dei testimoni che lo accusarono e, anche se questi erano più di uno, la loro testimonianza non fu verace, non lo fu nel mondo spirituale, perché mancava l’unità, i testimoni non erano in accordo, si contraddicevano, non erano uniti.
La vera testimonianza, per essere credibile, deve essere quella di almeno due testimoni, testimoni che siano in accordo.
La testimonianza dei credenti è l’accordo, è l’unità, è quell’amore che viviamo e manifestiamo gli uni per gli altri, quell’amore straordinario che ci lega con legami che niente e nessuno può sciogliere, nonostante siamo diversi, abbiamo opinioni diverse, convinzioni diverse, caratteri diversi.
Gesù ha affermato: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri». Giovanni 13:35
Lo Spirito Santo è stato sparso sulla Chiesa e ha creato l’unità e, in virtù di questa unità e di questo amore, la Chiesa può testimoniare con potenza fino ai confini del mondo, “[….]quando lo Spirito Santo verrà su di voi mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra». (Atti1:8)
E’ necessario ricercare questo amore, come scritto in 2 Pietro:“5 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete[…..]; 7 alla pietà l’affetto fraterno; e all’affetto fraterno l’amore”(2 Pietro 1:5-7)
Sii un vero testimone, perché la testimonianza è preziosa, non ha soltanto un valore terreno, ma produce un effetto anche nel mondo spirituale, non è solo un racconto, o un’esperienza, è la vittoria della Chiesa.
In Apocalisse 12 dice: “10 [….] è stato gettato sulla terra l’accusatore dei nostri fratelli, quello che giorno e notte li accusava davanti a Dio. 11 Ma essi l’hanno vinto per il sangue dell’Agnello, e per la parola della loro testimonianza.”
La nostra vittoria è : IL SANGUE DI GESÙ E LA NOSTRA TESTIMONIANZA!.
Continuiamo ad essere uniti, continuammo ad essere fedeli a Dio e alla Sua casa, come lo fu Gesù.
“Mosè fu fedele in tutta la casa di Dio come servitore per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunciato, 6 ma Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se manteniamo ferma sino alla fine la nostra franchezza e la speranza di cui ci vantiamo.” (Ebrei 3:5)
Elia Scalcione