Fin dall’inizio del “900 i bisogni dell’uomo sono stati oggetto di studio di comportamentisti e sociologi e gli uomini li hanno inseguiti identificandoli spesso con ricchezze, prestigio e successo.
Ma Dio conosce l’uomo e sa che la necessità dell’uomo non consiste nell’accumulare ricchezze e neanche nella posizione sociale che può occupare.
Ma allora quali sono i nostri veri bisogni? Cosa dice la Bibbia in merito?
Guardiamo alla vita di Davide.
Davide, quando era ancora molto giovane era stato scelto da Dio, designato per ricevere l’unzione.
Davide era il più piccolo tra i sette figli di Isai, e non era molto considerato in famiglia, viveva una condizione di discriminazione all’interno della sua famiglia.
Un giorno a casa di Isai arriva il profeta Samuele, inviato da Dio per ungere Davide, Davide non c’era, stava pascolando le pecore, ma c’erano tutti i suoi fratelli e Samuele stava per versare l’unzione su uno di loro, pensando che fosse il prescelto da Dio, ma Dio lo ferma. L’unzione era riservata a Davide e Davide la riceve tre volte in tre occasioni.
Davide riconosce che quell’unzione è stata con lui nei momenti più difficili, che è stato il suo aiuto, riconosce che, per l’efficacia di quell’unzione, lui ha vinto Goliath, il gigante contro il quale non avrebbe mai potuto trionfare con le sue sole forze, riconosce che, per l’efficacia di quell’unzione, è riuscito a sfuggire alla spietata persecuzione e alle minacce di morte del re Saul.
Per questo, quando Davide peccherà di adulterio e di omicidio, in quel tragico momento in cui perderà la presenza di Dio, perderà la forza e la gioia, supplicherà Dio per ottenere il Suo perdono e ritrovare quello Spirito, quell’unzione così preziosa che sembra ormai persa:
“7 Abbi pietà di me, o Dio, per la tua bontà”, scriverà nel salmo 51 “nella tua grande misericordia cancella i miei misfatti.8 Fammi di nuovo udire canti di gioia e letizia, ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate. 10 O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo.11 Non respingermi dalla tua presenza e non togliermi il tuo Santo Spirito.12 Rendimi la gioia della tua salvezza”.
Davide sa che quell’unzione che ha ricevuto è stata necessaria per la sua difesa davanti alle sfida del gigante, sa che quell’unzione che ha ricevuto è stata indispensabile per la sua incolumità davanti alle minacce di Saul, e sa che ora è vitale davanti alla sua debolezza, urgente per poter rialzare il capo e udire nuovamente i canti di gioia e di letizia.
Davide si rende conto che Dio ha dato valore alla sua vita e che gli ha anche dato una posizione di onore e regalità, che Dio ha preso cura della sua vita. Davide scriverà il salmo 8:
[…..] 3 Quand’io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, 4 che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura? 5 Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore a Dio, e l’hai coronato di gloria e d’onore. 6 Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi: 7 pecore e buoi tutti quanti e anche le bestie selvatiche della campagna; 8 gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quel che percorre i sentieri dei mari.”
Il salmo 8 è un salmo che evidenzia il valore che Dio attribuisce all’uomo e Davide si domanda perché l’uomo è così importante per Dio? “che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura?”. L’uomo è l’unica creatura di Dio fatta a Sua immagine, un’immagine che Lui ha impresso dentro di noi, anche se poi n seguito al peccato questa immagine è stata macchiata, corrotta e adulterata.
Ma il salmo 8 evidenzia anche la posizione che Dio conferisce all’uomo “Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore a Dio, e l’hai coronato di gloria e d’onore. Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani” una posizione di dignità, di regalità, di gloria, e onore.
Ma Davide non era l’unico che aveva compreso la cura di Dio, ci sono stati altri esempi nella Bibbia come quello di Giuseppe, che ancora ragazzino fu rigettato e venduto dai suoi fratelli, portato in Egitto dove rimase schiavo per anni, ma Dio alla fine innalzò facendolo diventare vice faraone dell’Egitto. Anni terribili di sofferenza e ingiustizie, ma Dio aveva preso cura di lui, gli aveva dato l’unzione per continuare a credere e a sperare e per perdonare i suoi fratelli . Genesi 50:20
Altri uomini come Daniele, Sansone, ecc. di cui Dio aveva preso cura, unti da Dio per dominare le situazioni, hanno potuto dire insieme a Davide:
[…] ”che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura? Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore a Dio, e l’hai coronato di gloria e d’onore. Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi
Anche noi come Davide abbiamo ricevuto l’unzione del Suo Spirito, anche noi come Davide godiamo della cura di Dio, una cura che riconosciamo facilmente quando pensiamo alla croce, al dono di Gesù che Egli ci ha fatto per il perdono dei peccati; una cura che riconosciamo facilmente quando pensiamo ai fratelli e alle sorelle che Dio ci ha donato capaci di icoraggiarci e sostenenrci nei momenti difficili; ma non sempre riconosciamo la cura di Dio quando pensiamo al dono dello Spirito Santo perché non ne comprendiamo sempre l’efficacia, pensiamo erroneamente che quell’unzione sia stata versata su di noi solo per compiere opere soprannaturali, invece ci è stata elargita in quanto potenza per affrontare le situazioni difficili, per vincere combattimenti, conflitti, paure, amarezze che spesso si insidiano nella nostra mente, per vivere una vita vittoriosa caratterizzata dalla gioia e dalla pace, per rialzare il capo quando tutto sembra perso, per formare il carattee di Cristo in noi.
Se non c’è unzione nella nostra vita il nostro cuore continuerà ad essere irritabile, impaurito, il nostro carattere immutabile, e quell’immagine di Dio in noi continuerà ad essere corrotta, solo l’unzione dello Santo Spirito può trasformare la nostra vita.
Dio ci conosce, Lui sa che le ricchezze materiali, il prestigio sociale, il successo mondano, non sono il nostro vero bisogno, quello di cui abbiamo veramente bisogno è l’unzione del Suo Santo Spirito, quell’unzione che quando siamo tristi può farci udire ancora i canti di gioia, quando abbiamo attitudini carnali può purificare il nostro cuore e quando siamo stanchi può rinnovare dentro di noi uno spirito ben saldo, l’unzione che ci fa sentire ancora la Sua dolce consolante e rassicurante presenza e ci rende la gioia della Sua salvezza.
L’apostolo Paolo in atti 14:17 parlando di Dio a una folla di pagani ha dichiarato: “Dio non ha lasciato gli uomini privi della Sua testimonianza”
Allora chiediamoci: “Ma qual è la Sua testimonianza? Come ha testimoniato Dio di sè stesso?
Il verso continua: ”facendo del bene, mandandovi dal cielo pioggia e stagioni fruttifere, dandovi cibo in abbondanza, e letizia nei vostri cuori”
Una buona salute fisica e una buona salute mentale, questi sono i nostri bisogni e questo è ciò che Dio realizzerà nella vita di quanti hanno compreso la cura di Dio.
Emanuele Campo e Pastore della CEBA CHURCH di Busto Arsizio VA. Ha conseguito il Bachelor in Studi Religiosi della University of Wales presso la Facoltà Pentecostale di scienze religiose in Bellizzi (SA). Ha collaborato con una missione interdenominazionale dal 1987 al 1998 acquisendo una formazione evangelistica.