L’IMPREVEDIBILITÀ DI DIO

Israele era stato deportato in Babilonia, erano lì, schiavi in terra straniera, una terra idolatra, pagana, governata da leggi pagane, senza il tempio, senza l’arca, figura della presenza di Dio e senza speranze.

Persuasi che Dio li avesse lasciati nelle mani dei nemici, il loro grido non era solo un grido di dolore, ma un grido di desolazione e di abbandono: “«La mia via è occulta al Signore e al mio diritto non bada il mio Dio?»

Ma Dio sente il loro lamento, vede il loro scoraggiamento e manda un profeta che parlerà da parte Sua dicendo:

 «A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?» dice il Santo.

26 Levate gli occhi in alto e guardate: Chi ha creato queste cose? Egli le fa uscire e conta il loro esercito, le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non ne manca una.
27 Perché dici tu, Giacobbe, e perché parli così, Israele: «La mia via è occulta al Signore e al mio diritto non bada il mio Dio?»

28 Non lo sai tu? Non l’hai mai udito? Il Signore è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile.(Is.40:25) 

        Dio li richiama alla fede e li incoraggia a credere che Lui ha il controllo su ogni cosa perché è Colui che ha creato ogni cosa: “Levate gli occhi in alto e guardate: Chi ha creato queste cose? Egli le fa uscire e conta il loro esercito, le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non ne manca una”.

Dio li incoraggia a credere che Lui è ancora il Signore: “Il Signore è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile”.

La cattività babilonese era stata un dramma imprevedibile per il popolo, mai si sarebbero aspettati di perdere ogni cosa, loro che erano il popolo eletto.

Ma ora, ciò che sembrava ancora più imprevedibile, era il silenzio di Dio, “perché Dio non bada al mio diritto?”

Ci sono due realtà che sono imprevedibili, che non saranno mai sotto il nostro controllo e sono:

le circostanze e Dio.

Non sempre potremmo sceglierci le circostanze e non sempre Dio agirà come noi ci aspettiamo.

L’imprevedibilità fa paura, se non abbiamo un fondamento solido, “se non costruiamo sulla roccia i venti vengono, le tempeste si abbattono e la casa crolla”(Mt 7 :25). L’insegnamento di Gesù è fondamentale per avere una vita stabile.

Gesù ha avvisato la Chiesa nella parabola del seminatore, parlando di un terreno che è improduttivo, perché quando il seme cade gli uccelli lo rubano e spesso  la Chiesa è derubata della Parola perché è distratta, non conosce e se non si conosce si sbaglia.

Sicuramente sbaglieremo se non conosciamo perché siamo condizionati dai nostri pregiudizi e indotti a pensare che Dio sia come noi  “a chi mi vorreste assomigliare

Allora cosa succederà quando le circostanze imprevedibili ci minacceranno? Grideremo come ha gridato Israele: “la mia vita ti è occulta Signore, non badi al mio diritto Dio?”

Cosa succederà quando Dio se ne starà in silenzio mentre la situazione precipita? La domanda risuonerà inesorabile nei nostri cuori: Dio dove sei, perché’ non rispondi?

Gesù ha dichiarato Io sarò con voi fino alla fine del mondo (Mt 28:20)

Anche quando non sentiamo la Sua voce, anche quando non realizziamo la Sua presenza, la Parola ci insegna che Dio è sempre presente, Lui è sempre con noi.

Pietro era stato un uomo caratterizzato dalla sua impulsività, un uomo che agiva d’istinto perché mosso dall’emotività,  ma la storia gli insegnerà che è meglio per noi agire con saggezza e con conoscenza. E nella sua seconda epistola al capitolo 2 dirà:  5 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza  […]

Cosa bisogna conoscere????

Bisogna conoscere e considerare due realtà di Dio che sono chiaramente evidenziate nella Sua Parola:

  • Dio è sicuramente imprevedibile nel suo modo di agire ma è prevedibile nei suoi attributi morali,

per esempio lui è amore quindi posso solo aspettarmi che Lui continui ad amarmi;

Lui è buono e quindi posso solo aspettarmi cose buone, un buon finale;

Lui è giusto quindi posso solo aspettarmi che alla fine mi faccia giustizia;

  • Lui è sovrano

quando Israele ha visto arrivare il faraone con miriadi di carri, davanti il mare e dietro i nemici, non c’era via d’uscita, chi avrebbe potuto prevedere che il mare si aprisse  (Es 14:21)

Dio imprevedibile nel suo agire, ma  prevedibile nella sua bontà, nella sua giustizia e nel suo amore.

Quando le onde si sono alzate prepotentemente sulla barca dove erano i discepoli, Gesù ha ordinato alla tempesta di tacere (Mr 35:41)  Imprevedibile nel suo agire ma   prevedibile sua bontà, nella sua giustizia e nel suo amore.

In 1samuele 7: 10 possiamo leggere: ”Mentre Samuele offriva l’olocausto, i Filistei si avvicinarono per assalire Israele; ma il SIGNORE in quel giorno fece rimbombare dei tuoni con gran fragore contro i Filistei e li mise in rotta, tanto che essi furono sconfitti davanti a Israele. 11 Gli uomini d’Israele uscirono da Mispa, inseguirono i Filistei e li batterono fin sotto Bet-Car.

Imprevedibile nel suo agire, ma  prevedibile sua bontà, nella sua giustizia e nel suo amore.

Dio è sovrano Lui si muove in piena libertà, ha la somma autorità e la totale sovranità su ogni cosa, su ogni evento, su tutto il creato, su ogni essere vivente e su tutta la storia. Il Suo piano sarà comunque portato a compimento, Isaia dirà al capitolo 43:18 “Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche:19 Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete?”

Dio non può essere influenzato da nessuno e da niente, non è influenzato nella sua sovranità, non è influenzato nella sua bontà ” Dio non può essere tentato dal male” (Gm1:13)

Alcuni credenti si dicono delusi da Dio perché Dio non ha agito secondo i loro schemi, altri addirittura lasciano le Chiesa, abiurano la loro fede perché non hanno compreso che l’imprevedibilità di Dio è un momento di crescita e non di abbandono, non hanno compreso che è un tempo della sua volontà e nel suo pieno controllo, perché Dio è imprevedibile, Lui non fa come noi vogliamo ma come Lui vuole Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie”  (Is 55:8)

Ma se l’imprevedibilità ci spaventa la sua sovranità ci dona pace.

Sicuramente ci possono essere momenti in cui si cade nello scoraggiamento o nel dolore, ma poi bisogna rialzarsi.

Il credente potrà sempre camminare a testa alta perché’ “Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato.  30 I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono;31 ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano. Isaia 40:29 

Paragonati all’aquila, che sa sfruttare le correnti ascensionali, la Chiesa si rialza perché confida nel Signore, confida nella Sua forza e non si appoggia sulla propria.

Babilonia era l’imprevedibilità di Dio, era la Sua intelligenza imperscrutabile, il Suo piano per ricondurre il popolo a Lui,

la deportazione non era la vittoria dei babilonesi, ma la vittoria di Israele;  il silenzio di Dio non era il suo disinteresse ma il Suo interesse; se avessero capito, se avessero conosciuto non avrebbero vissuto la paura dell’abbandono, ma sarebbero rimasti stabili nelle emozioni,  nei pensieri e nei sentimenti.

L’imprevedibilità di Dio ha un fine: è la sua maniera per portarci alla crescita, alla stabilità emotiva e alla salute psichica.

Bisogna rialzarsi perché Dio ci ha dato una visione: essere un riferimento forte per questo mondo che è sempre più debole, essere un popolo stabile che conosce il suo Dio, un Dio imprevedibile, incontrollabile ma sovrano.

                                                                                                              Emanuele Campo e Pastore della CEBA CHURCH di Busto Arsizio VA. Ha conseguito il Bachelor in Studi Religiosi della University of Wales presso la Facoltà Pentecostale di scienze religiose in Bellizzi (SA). Ha collaborato con una missione interdenominazionale dal 1987 al 1998 acquisendo una formazione evangelistica. 

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