UNA VERA AMICIZIA

L’amicizia è un legame di grande valore per la vita di una persona, ma durante il corso della storia ha perso la sua consistenza, il termine stesso è stato inflazionato, dirsi amici è diventato gergo comune, dirsi ti voglio bene oppure ti dò la mia amicizia è diventato troppo facile, basta un click su facebook, ed è altrettanto facile dire ti tolgo la mia amicizia, basta un click.

Ma cos’è vera amicizia, cosa significa essere amici?

Nella Bibbia abbiamo la storia di due uomini che sono stati veri amici, Davide e Gionatan e che oggi possono essere un esempio per noi.

Gionatan era il figlio primogenito di Saul, il primo re di Israele, lui è conosciuto proprio per la grande amicizia che ha dimostrato nei riguardi di Davide. Gionatan si era profondamente legato a Davide, il termine legare significa tessere, diventare un unico tessuto.

[…]e Gionatan si sentì nell’animo legato a Davide, e Gionatan l’amò come l’anima sua” 1Sa 18:1, in Davide lui vide una persona simile a lui, affine.

Si dice che gli opposti si attraggono, ma non è cosi,  le vere amicizie nascono su terreno comune, non basta essere compagni di scuola o colleghi di lavoro, l’amicizia è qualcosa di più, molti dicono che nel corso della vita una persona può stringere un rapporto di amicizia al massimo con due o tre persone.

Gionatan si riconosce simile a Davide, c’è un parallelismo impressionante tra le vicissitudine vissute da Davide e quelle vissute da Gionatan , li vediamo reagire nello stesso modo, per esempio quando Davide affronta Goliath e Gionatan affronta i filistei, entrambi nutrono gelosia per il popolo, non possono tollerare l’arroganza di questi nemici che definiscono con disprezzo “incirconcisi”.

Questo è il terreno comune tra Gionatan e Davide: la fede in Dio e il coraggio di agire nel Suo nome.

Gionatan mostra il suo coraggio in più occasioni, nel periodo della guerra tra Saul e i filistei, mentre Saul si nasconde per paura dei nemici, Gionatan sconfigge 1000 filistei e conferisce comunque gli onori della vittoria a suo padre che era il re.

In un’altra occasione, durante una battaglia tra filistei e Israele, ancora una volta Gionatan affronta i nemici con fede in Dio.

Era una battaglia molto aspra, gli israeliti erano numericamente svantaggiati, 40.000 filistei contro 600 Israeliti, tra l’atro gli Israeliti non avevano armi perché non si trovano fabbri all’interno di Israele. Davanti a questo popolo numeroso Israele scappa e anche  il re Saul scappa, ma Gionatan insieme al suo scudiero, con  una sola spada, decide di fare un’azione contro ogni regola di combattimento “Gionatan disse al suo giovane scudiero: «Vieni, andiamo verso la guarnigione di questi incirconcisi; forse il SIGNORE agirà in nostro favore, poiché nulla può impedire al SIGNORE di salvare con molta o con poca gente. […]  Gionatan salì, arrampicandosi con le mani e con i piedi, seguito dal suo scudiero. E i Filistei caddero davanti a Gionatan; e lo scudiero, dietro a lui, li finiva.  In questa prima disfatta, inflitta da Gionatan e dal suo scudiero, caddero circa venti uomini, sullo spazio di circa la metà di un iugero di terra” 1Sa 14:6-13,14.

L’amicizia tra Gionatan e Davide fu una vera amicizia.

Gionatan difese incessantemente la vita del suo amico Davide dalle minacce di suo padre Saul.

“Gionatan dunque parlò a Saul, suo padre, in favore di Davide e gli disse: «Non pecchi il re contro il suo servo, contro Davide, poiché egli non ha peccato contro di te, anzi il suo servizio ti è stato di grande utilità.” 1Sa 19:4 

In un altro occasione in cui l’ira  di Saul si accese contro Davide, Gionatan rischiò la sua vita per difendere l’amico:“Gionatan rispose a Saul suo padre e gli disse: «Perché dovrebbe morire? Che ha fatto?» Saul brandì la lancia contro di lui per colpirlo.” 1Sa 20:32-33

Gionatan per Davide lasciò il posto di re, un posto che gli spettava di diritto, Lui era il primogenito quindi alla morte di Saul suo  padre sarebbe diventato re per successione, ma Gionatan sapeva che Dio aveva stabilito Davide re di Israele dopo Saul e, senza esitazione, si fece da parte e Lo incoraggiò: “Non temere; poiché Saul, mio padre, non riuscirà a metterti le mani addosso. Tu regnerai sopra Israele, io sarò il secondo dopo di te; e lo sa bene anche Saul, mio padre .” 1Sa 23:17-18

Un giorno Gionatan decise addirittura di togliersi l’intera armatura e donarla a Davide:“Gionatan fece alleanza con Davide, perché lo amava come l’anima propria. Perciò Gionatan si tolse di dosso il mantello e lo diede a Davide; e così fece delle sue vesti, fino alla sua spada, al suo arco e alla sua cintura”. 1Sa18:3,4

Qualche anno prima Davide aveva rifiutato  l’armatura che Saul gli aveva offerto per combattere Goliath , ma ora apprezza l’armatura di Gionatan.

Nel libro di Ester troviamo la storia del re Assuero che un mattino ricordandosi che Mardocheo gli aveva salvato la vita da un attentato voleva benedirlo e chiese ai suoi saggi cosa bisogna fare per onorare un uomo? Gli fu risposto: ”Si prenda la veste reale che il re suol portare, e il cavallo che il re suol montare, e sulla cui testa è posta una corona reale;  si consegni la veste e il cavallo a uno dei principi più nobili del re; si rivesta di quella veste l’uomo che il re vuole onorare, lo si faccia percorrere a cavallo le vie della città, e si gridi davanti a lui: – Così si fa all’uomo che il re vuole onorare!” Ester 6: 8,9

Questo fu ciò che fece Gionatan con Davide, lo onorò, dando i suoi vestiti a Davide stava cedendo il diritto legale di regalità per accettare un ruolo secondario.

Gionatan e Davide strinsero un alleanza eterna, un patto forte, si  impegnarono l’uno verso l’altro a benedirsi reciprocamente e a benedire  tutta la loro discendenza.

Molti anni dopo la morte di Gionatan la loro alleanza era ancora viva, Davide disse: “C’è ancora qualcuno della casa di Saul, al quale possa fare del bene per amore di Gionatan?”2Sa9:1

L’amicizia tra Davide e Gionatan fu una vera amicizia.

Una caratteristica dell’amicizia è che si tratta di un legame con qualcuno che noi possiamo scegliere, certamente non possiamo scegliere i parenti, non possiamo scegliere i nostri genitori, ma la scelta dell’amico è una nostra scelta.

Nella Bibbia vediamo che Dio ha scelto degli amici, per esempio Abramo: “Non sei stato tu, il nostro DIO, che ha scacciato gli abitanti di questo paese davanti al tuo popolo Israele e l’ha dato per sempre alla discendenza del tuo amico Abrahamo?” 2cronache 20:7

In Esodo 33:11 troviamo l’amicizia di Dio con Mosè,  la Bibbia ci dice che Dio parlava con Mosè faccia a faccia: ”Or il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla col proprio amico”

Anche Gesù  ha scelto i suoi amici e questi siamo noi: ”Questo è il mio comandamento che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi”.

Gesù si è unito a noi in una vera amicizia;

Lui ci ha difeso da tutti i nostri nemici;

ha rinunciato ai propri interessi e all’onore personale  morendo sulla croce per noi.

Gesù si è legato a noi in un patto eterno.

Questa è vera amicizia:

una relazione in cui l’uno difende l’altro incessantemente;
una relazione che spinge a lasciare i propri interessi e il proprio onore per amore dell’altro:
un’alleanza che dura tutta una vita e anche dopo.

Se l’amicizia non è tutto questo allora è come quel click: può svanire in un attimo.

Gerry Guadagnato

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